Home > Idee chiare, zeitgeist > Comitato di Liberazione Nazionale

Comitato di Liberazione Nazionale

Come vedete pubblico quella che è stata la bandiera del Comitato di Liberazione Nazionale. Lo faccio in assonanza con quanto è avvenuto ieri nei due rami del parlamento. Dopo questa ennesima dimostrazione del potere immenso del Presidente del Consiglio, sostengo che l’unica cosa per liberarci del tiranno sia una riedizione del Comitato di Liberazione Nazionale, come quello che resse la resistenza contro il nazzifascismo. Era composto da democristiani, comunisti, demolaburisti, liberali, azionisti e socialisti, tutti assieme.

Essi compresero che il pericolo della tirannia veniva prima delle differenti visioni politiche e che era fondamentale fare fronte comune per liberare l’Italia. Poi ognuno avrebbe fatto la sua strada, ma prima bisognava porre le basi della democrazia.

Oggi la democrazia è sopita e annichilita da una persona che utilizza l’immenso potere derivatogli da un altrettanto enorme conflitto di interessi e da un dominio che negli ultimi quindici anni ha consolidato sulle istituzioni che governano questo Paese. Questa persona non è sola, vi è una profonda connivenza di gruppi e singoli che hanno costruito fortune e potere alla corte di questo uomo.

Il parlamento ieri ha mostrato che non ha la forza di sconfiggere il despota che lo opprime. Se è così no lasciamogli altro tempo, tempo che – ringraziamo per l’ennesima volta il Presidente Napolitano – gli è stato concesso per mettere in essere un simulacro di maggioranza, qual’è quella che ieri abbiamo visto uscire dalla conta della Camera.

Andiamo subito al voto con un chiaro programma: ridare dignità alle istituzioni democratiche. Una nuova legge elettorale che restituisca ai cittadini la scelta dei candidati e capace di rispecchiare il più possibile questa scelta nel parlamento; una legge che metta fine per sempre al conflitto di interessi, non per Berlusconi, ma per chiunque altro possa abusarne; una legge che ponga la legalità come cardine dell’economia e che si riprometta di combattere le mafie con questa strategia. Fatto ciò si torni a votare, si riaprano i giochi tra destra e sinistra e si torni ad una politica di governo.

Oggi ci vuole lo stesso coraggio di 66 anni fa. Certo, i nostri nonni lo fecero nel finire di un conflitto mondiale che aveva indebolito il regime. Allora, come oggi, se gli Italiani avessero votato e se si fosse chiesto loro di decidere tra Partito Nazionale Fascista e CLN, avrebbero votato per il primo. Chi lo può dire!?

I partiti che diedero vita alla Repubblica Italiana scelsero la via della resistenza, divennero partigiani, cioè faziosi, scelsero di stare dalla parte della lotta alla tirannia, che in un contesto di guerra e di occupazione divenne lotta armata.

Oggi non siamo in guerra, e neppure siamo occupati da un nemico straniero, ma non per questo viene meno l’anelito al resistere, al fare fronte comune contro il tiranno.

Intendo resistere, voglio essere partigiano. Chiedo un CLN da Berlusconi e mi adopererò in ogni modo per sostenerlo e farlo prevalere.

Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E (Tutte) le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E (Tutte) le genti che passeranno
Mi diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!»

Immagine anteprima YouTube

Condividi Tag: , , , , , , , ,
  1. Sara
    15 Dicembre 2010 a 11:18 | #1

    Voglio essere partigiana, faziosa contro la tirannia.
    Il Parlamento è in gran parte composto da gente fatta della stessa pasta del despota, dunque non è da lì che può venire una risposta.
    Anche io chiedo un CLN da Berlusconi.
    Resistere, Resistere, Resistere.

  2. Renato
    16 Dicembre 2010 a 12:05 | #2

    se ci pensi bene tu non vuoi liberarti da Berlusconi, ma dalla metà di italiani che lo votano. Quegli ignoranti che chissà quali sordidi interessi hanno per tenere in piedi questo dittatore.
    Il confronto tra le votazioni comunali e politiche ti dimostra che il popolo vota a raggion veduta. Al mio paese (Lusia RO) il centrodestra, alle politiche ha il 70%, alle comunali ha vinto per la seconda volta il centrosinistra con il 60%. Questo ti dimostra che il popolo non vota condizionato ideologicamento ma vota le persone e i programmi che gli piacciono.
    Io voto il centrodestra eppure, da diversi anni, per comododità d’orario, vedo solo il tg3. Tu non ti senti popolo, vuoi essere la guida del popolo. Ti assicuro: il popolo sa guidarsi da solo; le avanguardie operaie hanno già fatto sufficienti danni nel nostro mondo.
    Comunque, se sei giovane, hai la mia ammirazione per il calore che metti nellatua causa. Solo non pensare che il popolo non sappia quello che fa.

  3. Davide
    16 Dicembre 2010 a 13:18 | #3

    Ti ringrazio per il commento.
    Ci tengo però a dirti che non sono un avanguardista proletario, non credo nella stupidità del popolo né alla sua collusione affaristica con il dittatore.
    Credo invece che ci sia, sommando tutta l’opposizione che c’è a Berlusconi tra destra e sinistra, più di metà della popolazione italiana che lo ritiene un pericolo e un problema per il nostro convivere civile. Io propongo semplicemente che tutta questa fascia si allei, non in nome di una comune ideologia politica, che ovviamente non esiste, ma di un fine che credo si condivida come primario: il rinsaldamento delle istituzioni democratiche. Vanno risolti il tema del conflitto di interessi (si chiami Berlusconi, Colaninno, Tronchetti Provera, De Benedetti, Profumo, ecc.), vanno fatte una nuova e sana legge elettorale, vanno poste la lotta economica alle mafie come unici punti di questa alleanza. Fatte queste tre leggi che rimettono tutti i concorrenti al punto di partenza, si rifacciano elezioni e ognuno porti la propria proposta di governo, Berlusconi compreso.

  1. Nessun trackback ancora...